I massi “scritti” sulle Alpi Apuane

Data: 09-03-2002
Luogo: Terrinca, Sala della Misericordia

Relatore: Isa Pastorelli, Giorgio Citton

Ogni incisione è di per se elemento di vita vissuta, in un suo humus tutto da esplorare, ed anche le incisioni Apuane hanno portato i ricercatori molto lontano; rilevate in luoghi diversi, analizzate secondo criteri che non sono solo di documento visivo o di modalità esecutive, hanno portato a riconsiderare il passato della gente apuana e persino a ritrovare antichissime credenze e miti. Così rivisitando le incisioni ritrovate sulle Apuane si può incontrare Silvano, Dio dei boschi e delle cave, venerato anche dai romani specie nell’età imperiale: come l’uomo più antico, che chiedeva solo prosperità e fertilità; come i primi agricoltori che affidavano alle rocce con i segni a coppella, secondo i moduli ancora inesplorati, una sorta di linguaggio che ha in Versilia documenti di grande interesse. Si aggiungono sulle rocce Apuane pagine di forte suggestione (il Masso di Terrinca, la piastra di Levigliani, la piastra del Furetto, etc.) ciascuna con caratteristiche peculiari.


 

 

Istituto Storico Lucchese – Sez. “Versilia Storica”
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