Una famiglia di scultori versiliesi del Quattrocento: i Riccomanni da Pietrasanta

Data: 22-04-2006
Luogo: Querceta, Sala dei Convegni della “Croce Bianca”

Relatore: Andrea Tenerini

Il pietrasantino Leonardo Riccomanni è tra i maggiori scultori attivi fra Liguria e Toscana nel Quattrocento, ma la sua attività si sviluppa anche a Napoli. Scultori erano il padre, Riccomanno di Guido, il fratello ed il nipote, entrambi di nome Francesco. Ricordato a Lucca nel gennaio 1426 qualche mese dopo, Leonardo, risulta attivo a Siena, nell’ ambito del cantiere del Duomo. Dal 1428 al 1431 i due fratelli sono documentati a Napoli, quando sono definiti "carpentieri". Da quel momento le tracce di Francesco senior si perdono, e si suppone che sia morto. Nel dicembre di quell’ anno Leonardo ha invece già fatto ritorno nella città d’ origine dove, in collaborazione con il padre, esegue la loggetta posta sulla facciata della chiesa di Sant’ Agostino. Nel 1432 l’ Opera del duomo di Sarzana lo incarica di realizzare l’ ancona dell’ Incoronazione per l’ altare della cappella di San Tommaso. Di nuovo a Genova nel 1437, sette anni dopo è documentato a Lucca, dove stringe società con alcuni lapicidi carraresi e comaschi. Nel 1452 si obbliga, con Giovanni Gagini, a scolpire il portale della sacrestia di Santa Maria di Castello a Genova. Nello stesso anno accetta l’ incarico per la cappella di San Sebastiano nella chiesa genovese di Santa Maria delle Vigne, un complesso con varie statue che sarà tuttavia completato solo nel 1478 da un diverso artefice. Nel 1463 l’ Opera del duomo di Sarzana lo incarica di realizzare l’ ancona della Purificazione, che fu comunque scolpita soprattutto dal nipote. Dagli anni Settanta del secolo anche di Francesco junior non si sa più niente, anche se c’ è chi ha riportato una sua attività nella Roma di Sisto IV della Rovere, in cerca di esperienze sull’ antico e in rapporto con gli artefici moderni operanti nel ciborio di San Pietro in Vaticano.


 

 

Istituto Storico Lucchese – Sez. “Versilia Storica”
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