Il castello di Aghinolfi: dalla pergamena al carbonio-14

Data: 26-11-1999
Luogo: Pietrasanta, Chiostro di Sant'Agostino, Salone dell'Annunziata

Relatore: Andrea Tenerini, Nicola Gallo

Nel periodo medievale, il castello Aghinolfi di Montignoso fu il principale caposaldo del territorio lunense, conteso e ambito con secolari lotte dalle comunità di Lucca e Pisa, dalla Signoria dei Vescovi di Luni, dai Malaspina e dai loro consanguinei, i Marchesi di Massa. Le fonti scritte testimoniano l’ esistenza del castello nei secoli dell’ alto medioevo: una pergamena, datata 753 d.C., cita un oliveto situato nei pressi del castello e lo stesso è ricordato in un atto, di undici anni successivo, conservato presso l’ Archivio Arcivescovile di Lucca. L’ antichità dei documenti ed il toponimo, di chiara origine longobarda, spinsero Alfredo d’ Andrade, uno dei massimi esperti di architettura medievale del secolo XIX, a considerare il mastio ottagonale del castello uno dei più interessanti monumenti militari longobardi italiani. Per quanto la documentazione scritta attesti la presenza di un’ opera fortificata già nell’ VIII secolo, la struttura ottagonale è però cronologicamente assegnabile ai primi secoli del basso medioevo e sembra rivelare alcuni caratteri, come la ripartizione orizzontale a bande bicromatiche e le dimensioni interne della struttura, tipici di architetture non solo militari, ma anche residenziali. La datazione del paramento murario più antico, attraverso la radiodatazione dei carboni inclusi nel legante, ha dato dei risultati importanti che hanno convinto il Comune di Montignoso, la Regione Toscana e l’ Unione Europea ad intraprendere il restauro del monumento che, nella prima fase, dovrebbe concludersi entro l’ estate del 2000.


 

 

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