Ripercussioni sul territorio versiliese della corsa barbaresca

Data: 25-11-2006
Luogo: Querceta, Sala dei Convegni della “Croce Bianca”

Relatore: Marco Lenci

La corsa marittima esercitata dai potentati arabo-musulmani nordafricani (detti "barbareschi") a partire dal Cinquecento per circa tre secoli ebbe consistenti effetti politici, economici ed umani sullo scenario italiano. Per decenni e decenni, le popolazioni costiere della Penisola ebbero a confrontarsi con la minaccia di incursioni provenienti da Algeri, Tripoli e Tunisi. Centinaia furono le imbarcazioni predate in mare dai corsari nordafricani e non meno numerose furono le incursioni subite dalle località rivierasche. A seguito di ciò, migliaia furono gli uomini e le donne che si trovarono a dover vivere la tragica esperienza della schiavitù in terra islamica. Dopo aver offerto un sintetico quadro storico del fenomeno (solitamente piuttosto trascurato nei manuali scolastici), verranno illustrate le molteplici conseguenze che esso ebbe anche sulla facciata marittima toscana e più specificatamente nel contesto versiliese.


 

 

Istituto Storico Lucchese – Sez. “Versilia Storica”
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